29 gennaio 2007

 

Lamedica. "Sono un'illusione le gocce liberali sulla Destra (o Sinistra)"

Così risponde all'articolo di Pagliuzzi il coordinatore di Veneto liberale Beppi Lamedica.
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Ho visto quanto contenuto nella newsletter della Destra liberale/Liberali per l’Italia (A.IV n.1): Vi è un "pezzo" del Pagliuzzi con il quale spiega la partecipazione del suo gruppo all’adunata romana del centrodestra.
Precisa il Pagliuzzi: "[…] Se il processo di razionalizzazione in corso sul versante del Centro-Destra, che è quello che ci interessa, è il dialettico bacino di riferimento per la nostra posizione liberal-nazionale non vi sono motivi per respingere questa opportunità.[…] Se le insorgenze liberali sparse per l’Italia si riconoscono in questi intenti e negli obiettivi che sintetizziamo ancora una volta nell’antico motto di "Patria e libertà", saremo, come sempre, pronti a creare condizioni comuni di attività e di presenza per dare risposta alle volontà espresse dalla moltitudine convenuta alla manifestazione romana che, al di là delle apparenze, non costituiscono un credito aperto e indefinito all’attuale organizzazione politica del Centro-Destra e alla sua leadership."
A me e agli amici di Veneto liberale è proprio questo che non interessa. Capisco che è una opportunità per trovarsi una nicchia per sé stessi, ma è proprio questo quello che ha impedito a far diventare i liberali protagonisti della lotta politica.
In altre parti del "pezzo" troverete ulteriori affermazioni che convincono dell’estraneità del gruppo Pagliuzzi dagli intenti del Coordinamento, come individuati da Veneto liberale.
A questo punto vale la regola dell’unanimità. L’iniziativa di Benevento è una iniziativa del Coordinamento se vi è il consenso di tutti. Mancando quello di Veneto liberale, non potrà più essere una iniziativa del Coordinamento. Il convegno di Benevento potrà essere un incontro dei liberali beneventani cui potranno partecipare, se lo vorranno, i singoli gruppi aderenti al Coordinamento illustrando le finalità della nostra iniziativa così come chiaramente indicata dal Manifesto.
Mi sembra che la manifestazione di volontà del Pagliuzzi di aderire al Coordinamento, sottoscrivendo il Manifesto, sia viziata in quanto è contraddetta da quanto contenuto nel "pezzo" che integralmente allego. Una volontà viziata pone nel nulla quella manifestazione di volontà, ergo essa è nulla, ossia come se quella manifestazione di volontà non ci fosse stata.
Non mi sono irrigidito improvvisamente, ma solo ora Pagliuzzi ha esplicitato pubblicamente il suo pensiero (oppure solo ora me ne sono accorto): "[…] Non c’è dubbio che i soldi e la forza mediatica della macchina berlusconiana costituiscano oggi la condizione necessaria nella quale il campo opposto alla sinistra possa operare con probabilità di successo. […] la tentazione di una posizione autonoma e critica nei confronti dei due poli […] è grande. Tuttavia questa ambizione rischia di diventare un’arma controproducente e dai costi irraggiungibili. […]"
La strada di inquinare il centrodestra o il centrosinistra con gocce di liberalismo, si è già dimostrata velleitaria e dannosa per il liberalismo e le libertà individuali. Quello che occorre è un soggetto "di" liberali che sia antagonista dei conservatori sé dicenti di destra o di sinistra. E’ un percorso difficile, ma, per ora, non vedo alternative, a meno che non si individui, quale lotta liberale, la nostra sopravvivenza personale. Ma questo non è il progetto di Veneto liberale.
BEPPI LAMEDICA segretario di Veneto liberale

Comments:
Lamedica ha preso il vizio di escludere tutti quelli che non la pensano come lui.

A questo punto il motto "i liberali con i liberali" non ha più senso. Lamedica faccia i suoi coordinamenti al motto "i liberali antiberlusconiani con i liberali antiberlusconiani".
Magari gli suggerisco un altro motto: "Insieme per non contare niente".
 
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