5 giugno 2006

 

Roma, 10 giugno. Inizio unificazione dei Liberali e Dichiarazione congiunta

Ad inizio di legislatura, mentre la politica italiana si riempie la bocca del bell'aggettivo "liberale", ma in realtà si dibatte tra i mali di sempre - conservatorismo e statalismo, neo-marxismo e clericalismo - e perfino i politici che si dicono "liberali" non si comportano come tali, Salon Voltaire e Liberali Italiani invitano i club liberali, al di là delle contingenze di schieramento a cui questo bipolarismo spurio finora ci ha costretti, ad una prima Dichiarazione congiunta e ai primi atti di un processo di Unificazione che - ne siamo convinti - dovrà coinvolgere in tempi brevi l'intera area liberale italiana.
In attesa che aderiscano anche gli altri club della vasta e variegata area liberale, è nostra intenzione iniziare il primo passo del collegamento e dell'aggregazione con i club indipendenti che hanno aderito per primi. Anche per dare all'opinione pubblica un segnale eloquente di discontinuità col passato.
La riunione si terrà sotto forma di tavola rotonda e consisterà in due distinti momenti:
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1. DICHIARAZIONE D'INTENTI DEI CLUB LIBERALI - Sarà sottoscritta una dichiarazione formale con l'elencazione dei grandi temi liberali e delle riforme liberali che non solo l'Italia, ma ora anche l'Europa ci chiedono: "libertà vecchie e nuove, diritti civili, laicità delle Istituzioni e libertà di religione (o di non religione), centralità del cittadino rispetto allo Stato (e Stato solo quanto basta), mercato libero e liberalizzazioni, lotta alle corporazioni, modernizzazione della burocrazia pubblica, libera ricerca scientifica". Con l'aggiunta dell'intenzione di voler riunire tutti i club liberali d'ogni provenienza - e anche intellettuali e singoli cittadini - che aderiscano al progetto d'un nuovo Movimento liberale unitario e indipendente che sia "solo liberale, né conservatore, né socialista, né clericale".
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2. PROCESSO DI UNIFICAZIONE DEI CLUB LIBERALI - La sessione proseguirà con la rapida trattazione di quattro punti:
a) Presentazione e cooptazioni del Comitato organizzativo provvisorio.
b) Illustrazione dei gradi successivi e delle prospettive del processo di riunificazione, che si spera di poter concludere, in vista del rimescolamento della politica italiana da noi tutti auspicato, con veri e propri Stati generali del Liberalismo.
c) Patto di collegamento tra i gruppi durante il processo di unificazione. Eventuali sigla e loghi temporanei.
d) Strategia e tattica per presidiare un'area che, in assenza di vera iniziativa liberale, altri stanno già cercando di infiltrare o occupare, e ancor più tenteranno di fare in futuro.

ORGANISMI PRESENTI E LORO RAPPRESENTANTI
Provengono - per ora - da Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Sicilia.
Molti altri club aderiranno o saranno contattati d'ora in avanti. Anche a questo scopo è stato creato un Comitato.
Nulla vieta a nuovi club (i singoli - si badi - aderiranno quando il nuovo soggetto sarà costituito, a meno che non siano degli ottimi organizzatori), che sottoscrivano i principi "minimi" sopra esposti, di unirsi ai club fondatori già nella riunione del 10 giugno. In tal caso prendano contatto con una email.
E a tutti gli amici liberali, molti auguri di buon lavoro.

Comments:
non si capisce dove e a che ora... e come i singoli possano essere valutati "ottimi organizzatori", soprattutto se non sono ammessi...
sarò scemo!?
 
Leggi bene l'articolo: stiamo unificando i club, le associazioni, i movimenti.
L'abbiamo detto tante volte: non è più il momento dei singoli che
fanno un nuovo club: ce ne sono fin troppi e sono proprio questi il problema.
Quindi propenderei per rispondere di sì alla tua domanda filosofica.
Certo, se si fa vivo un grande organizzatore liberale, un professionista (email, curriculum, nome e cognome perché gli anonimi non ci piacciono e fanno tanto provocatori), ben venga.
Ma è un'altra cosa dagli omuncoli che si nascondono dentro internet dietro uno pseudonimo, mentre noi onesti agiamo a volto scoperto. Alla liberale.
 
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