10 giugno 2006
Liberali italiani. Il Coordinamento è stato costituito oggi a Roma
Dopo un doveroso saluto al Presidente della Repubblica, sen. Giorgio Napolitano, al Governo e al Parlamento, sia alla maggioranza sia alla opposizione, il Coordinamento ha deciso di stilare nella prossima settimana una Dichiarazione di intenti nella quale possano vedersi rappresentate tutte le componenti dell'ampio e variegato mondo liberale italiano.
Uniti oggi nel Coordinamento e nell'immediato futuro in una Costituente dei liberali italiani, i club aderenti lamentano l'assenza dal Parlamento italiano di gruppi come anche di vere politiche liberali, e annunciano di volersi fare promotori d'un soggetto politico autenticamente liberale, che diversamente da certi politici che si definiscono "liberali" per propaganda elettorale, "non sia né conservatore, né socialista, né clericale".
Il Coordinamento dei liberali italiani, in attesa di definire la propria strategia, ha deciso di mantenere la propria posizione fortemente critica e indipendente da ogni schieramento. Facendo sua la critica di alcuni costituzionalisti all'attuale bipolarismo all'italiana, che sembra fatto apposta per radicalizzare la lotta politica a vantaggio di posizioni populiste e illiberali, ora di destra ora di sinistra, il Coordinamento dei liberali italiani ha lamentato che l'attuale sistema elettorale e politico neghi di fatto ogni spazio ai liberali, proprio mentre le contingenze storiche richiedono posizioni sempre più salde e avanzate non solo in economia, ma anche sulla tutela delle libertà individuali, dei diritti civili, sulla laicità dello Stato, sulla libertà di religione, sulla lotta al fondamentalismo, sul rispetto del Diritto, la tutela delle minoranze, la libertà della ricerca scientifica.
Non si capisce cosa abbiano di diverso dagli altri Giuseppe Lamedica, Raffaello Morelli, Nico Valerio e Claudio Pietroni. Perchè loro sono menzionati e gli altri no?
Io che non ero presente alla riunione perchè "singolo" ho già molti dubbi vedendo questo comunicato.
Capisco che l'invidia gioca brutti scherzi. Visto che noi andiamo avanti sulla strada del Coordinamento tra i liberali, mentre voi siete stati stoppati e deviati verso i mass media di internet, dove potete fare meno danni...
Ma con questa psicologia malevola vorreste confluire nel processo di riunificazione liberale che stiamo portando avanti? Mi sembrate piuttosto prevenuti e negativi, no? Quindi contrari.
Ho ragione dunque nel sospettare dei blogger di Tocqueville e dei miei (sempre anonimi, in genere) 2 soliti denigratori habitué.
No, per fortuna eravamo molti di più. Quello era pari pari il comunicato stampa mandato alle agenzie, e ho citato solo pochi perché le liste sono vietate e anche per evitare che i soliti malevoli infiltrandi come voi si mettessero a infastidire le persone citate.
Anzi, vi dirò, eravamo troppi, per essere una riunione ristretta di fondazione.
Non era una assemblea di aderenti, come ho spiegato. E la prossima riunione, per dettagliare meglio una certa opzione importante, la dovremo fare per forza a gruppo più ristretto di sole 6 persone in rappresentanza di 6 club. Nella prima riunione, invece, i club aderenti, se non sbaglio, erano almeno 12.
Poi ci saranno le adesioni degli altri club e, infine l'assemblea generale.
Quindi un successo reale, la fondazione c'è stata. Vari club uniti nell'idea e nel programma comune. Adesso stiliamo la dichiarazione di intenzioni sulla quale fare la proposta al pubblico, cioè agli altri club.
Per i singoli è presto: potranno aderire solo ai futuri Stati generali, e naturalmente dopo, votando, se ci sarà, il nuovo soggetto unificato.
Bene quindi, Il primo, il più difficile, fatto concreto c'è stato. Ed era intitolato alla riunificazione liberale.
A differenza del prossimo Convegno dei jintziani in Liguria (si ritorna alle origini: il jeans, o tessuto Genova, fu inventato in Liguria tanti secoli fa)
che prima derubricato come dei giovani liberali, ora è definitivamente sepolto sotto l'anodino e insignificante tema da conferenza Libertà e mass media in internet, più o meno... Non c'è più traccia di unificazione dei liberali
Complimenti sinceri per il successo, allora! Si vede che più di qualcuno ha superato il tuo test "sei un vero liberale?" ... ;-)
Mi piacerebbe sapere quali sono i 12 clubs fondatori...
Ciao,
Gionata Pacor
Se comunque ti fossi degnato di rispondere quelle due volte che ti ho proposto alcuni miei dubbi sui problemi primari "di libertà" che affliggono l'Italia, probabilmente avrei potuto capire meglio se questa voglia di riunificazione si sostanzierà prima di tutto nelle battaglie per avere meno potere alle corporazioni (sindacati-patronati-lacci imposti da leggi di Stato) ed ai burocrati e più libertà di informazione e per la cultura (guarda caso l'aspetto di cui si occupa il convegno di Sestri).
Cosa che naturalmente avrebbe fatto capire a me (sempre un signor nessuno eh...) ed agli altri che sono venuti e non, se "la prossima riunione, per dettagliare meglio una certa opzione importante" non sarà altro che una ratifica di una scelta terzista; motivo per il quale credo che i problemi di cui sopra sono stati da Voi sottovalutati o semplicemente ignorati, e quindi la vostra non sarà altro che una flebile risposta, con obbiettivi liberali, ma a questo punto, secondari.
Auguri!
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