29 gennaio 2007
Marchioro: "Ma basta con questo Destra-Sinistra, sono la stessa cosa"
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Premesso che condivido il pensiero di Lamedica e di Morelli, consentitemi nonostante la mia scarsa esperienza politica, di esprimere anche il mio pensiero.
1) Il coordinamento, da quel che è espresso nel Manifesto, nasce per riunire i liberali con i liberali. E' basato sui valori chiaramente espressi nel proprio testo, e non nasce solo come un tavolo per dialogare. Il dialogo che vi si svolge ha già una caratterizzazione: la costruzione di una Unità liberale. Che si realizzi in 2, 3, 10 o 20 anni.
2) In un'Italia nella quale il potere è accentrato nelle segreterie di pochi partiti, il sostenere gli uni o gli altri è di per sé pura follia. Piuttosto, è meglio scomparire ed emigrare. Continuare a dar spazio, voce e forza a questi partiti è inutile dal punto di vista politico e utile solo per ricavare il proprio spazio di sopravvivenza.
3) Nel discorso di Destra Liberale è scritto "Non c’è dubbio che i soldi e la forza mediatica della macchina berlusconiana costituiscano oggi la condizione necessaria nella quale il campo opposto alla sinistra possa operare con probabilità di successo"
Personalmente io non sono opposto alla sinistra e quindi possibilista verso il centro destra per oppormi alla sinistra, io sono promotore delle libertà. A dispetto del nome "Casa delle Libertà", è chiaro nei fatti che il centro destra non è liberale e non è meglio della sinistra. Statalisti gli uni quanto gli altri. Antidemocratici gli uni quanto gli altri. Questa contrapposizione berlusconiani-antiberlusconiani, comunisti-anticomunisti, è fasulla e ha un solo scopo per i due poli: accentrare attorno a loro la politica ed escludere le alternative. Noi, invece, siamo l'alternativa.
4) Sempre dal discorso di Destra Liberale "Più che fazioni, solidità di tenuta delle comuni convinzioni. Più che distinguo politichese, coraggio e determinazione di programmi. Se il processo di razionalizzazione in corso sul versante del Centro-Destra, che è quello che ci interessa, è il dialettico bacino di riferimento per la nostra posizione liberal-nazionale non vi sono motivi per respingere questa opportunità.".
Allora, anche se non mi conoscete, io sono un contestatore dei discorsi penzolanti e dei politici circuitori. O Destra Liberale vuole sostenere questo bipolarismo, oppure Destra Liberale si sente liberale e vuole realizzare il suo motto "Patria e libertà". Non c'è via di mezzo.
La via di mezzo io la interpreto così: "Siccome voi liberali siete pochi, deboli e senza un soldo, e il centrodestra invece vincerà le prossime elezioni, ha cura della patria ed ha soldi da regalare, allora con voi parliamo mentre attendiamo che loro ci chiamino alle armi".
Mi sento veramente offeso da questa situazione per un semplice motivo: che fiducia posso avere io oggi in Destra Liberale, che mi dimostra così chiaramente di non volersi schierare apertamente? Che cosa ha paura di perdere Destra Liberale facendo questa scelta? Ci tradirà qualora ne avessimo bisogno e andrà sotto le ali di mamma AN? Magari ha già un accordo col centrodestra, che sta reclutando chiunque pur di vincere le amministrative (compreso me)?
E in tutto questo non voglio togliere l'autonomia dei singoli aderenti, ma voglio sottolineare la mancanza di coerenza nei confronti del manifesto. Caro Pagliuzzi, questa cosa non può essere bianca e nera, o è bianca o è nera. Altrimenti è grigia. Se è grigia, dillo subito e chiaramente, almeno per coerenza e lealtà verso il coordinamento.
Concludendo, ribadisco che è necessario che i singoli aderenti, pur nella loro autonomia, chiariscano le loro posizioni. Siamo contrari a questa classe dirigente dittatoriale e finta? Vogliamo riprendere in mano il paese?
Se sì, allora basta con lo stare qui a fare distinzioni come dei bambini d'asilo o, più volgarmente, come dei politici "all'italiana". Nessuno di noi riuscirà in questo panorama politico a realizzare i propri ideali, perchè questo panorama politico è costruito proprio per schiacciare gli ideali delle persone. Riaffermiamo nuovamente i nostri ideali e rimettiamoci al lavoro seriamente e con coerenza.
E se Destra Liberale ha capito qualcosa dovrebbe precisare chiaramente che "La partecipazione doverosa alla manifestazione di Roma contro questa legge finanziaria non ci lega in alcun modo al tentativo del centrodestra di riprendere in mano il potere, bensì ci fa promotori del tentativo di riportare il potere nelle mani dei cittadini."Ho parlato quanto basta
MICHELE MARCHIORO, dei Liberaldemocratici Veneti
"In un'Italia nella quale il potere è accentrato nelle segreterie di pochi partiti, il sostenere gli uni o gli altri è di per sé pura follia. Piuttosto, è meglio scomparire ed emigrare."
In altre parole, piuttosto che governare con i conservatori, meglio scomparire. Marchioro ha già scelto: scomparire.
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